Pubblichiamo un depliant informativo che vorrebbe aprire una discussione e iniziare una conoscenza più approfondita su come affrontare questo tema.
L'alcolismo mina l'uomo. Lo rende inabile a
vivere coscientemente la propria vita
- J. London
Lavoro sicuro senza alcol
Premessa
Da sempre nella cultura classica ed occidentale l'abitudine di bere alcolici non è mai stata considerata con negatività. Pensate alla mitologia (il dio del vino Bacco) e alla nostre abitudini, per cui l'idea di convivialità e di festa spesso si associano al consumo quasi obbligato di alcolici .
Tale consumo può invece influenzare in modo negativo lo stato di salute delle persone , e in particolare , dei lavoratori, rappresentando un rilevante rischio per terzi ; infatti l'alcol può esporre a rischi di incidenti o infortuni anche in conseguenza di un singolo occasionale episodio di consumo.
Ribadiamo che non è necessario essere alcolisti ( cioè avere un'esistenza compromessa da una impellente necessità di assumere alcol accompagnata da aumentata tolleranza agli alcolici o segni di astinenza) per essere un potenziale pericolo per se e per gli altri; è sufficiente un abuso occasionale!
L'alcol interferisce con il metabolismo dei farmaci e delle sostanze chimiche a livello del fegato e puo' mutare pericolosamente la concentrazione dei farmaci stessi.
Se si assumono farmaci non è consigliabile l'assunzione di bevande alcoliche e comunque è utile parlarne con il medico di famiglia .
E' necessaria particolare cautela in caso di:
malattie cardiache
ipertensione arteriosa
diabete e altre malattie metaboliche
disturbi psicologici e psichiatrici in trattamento con sedativi, tranquillanti, ecc....
Trovo che l'alcol, assunto in dosi adeguate,
provochi tutti i sintomi dell'ubriachezza
· O. Wilde
Il metabolismo dell'alcol
Cosa succede ad una bevanda alcolica nel nostro organismo?
· Viene assorbita entro 20 minuti dall'assunzione nel tratto dell'intestino più vicino allo stomaco ( tratto prossimale). L'ingestione contemporanea di cibo ne rallenta l'assorbimento.
· Si diffonde superando con facilità la barriera emato -encefalica (va al cervello !!!) e placentare ( donne in gravidanza, attente alla salute dei vostri figli!!!)
· Nel fegato l'alcol si trasforma con una velocità proporzionale al peso del soggetto e al peso del fegato e si formano delle sostanze che sono OPPIACEI ENDOGENI; per questo bere puo' diventare simile a drogarsi!
Infine l'alcol viene eliminato ; ma se la dose assunta in precedenza non è ancora stata eliminata si ha accumulo!!
Cos'è l'alcolemia?
E' la concentrazione di alcol nel sangue.
L' alcolemia di ogni individuo dipende da numerosi fattori:
sesso (quello femminile è piu' sensibile)
età (sono più a rischio bambini e anziani)
modalità di consumazione (il digiuno ne favorisce l'assorbimento)
dalla gradazione alcolica
dal tipo di bevanda (quelle frizzanti sono assorbite piu' facilmente )
Dopo l'ingestione di sostanze alcoliche , l'alcolemia cresce e raggiunge il picco massimo dopo un'ora, se si è a stomaco pieno, o dopo mezz'ora, se si è a digiuno.
Come agisce l'alcol?
Effetti acuti
Modifiche psicologiche (affettive, cognitive, comportamentali)
fenomeni di adattamento dell'organismo (come i derivati dell'oppio!)
effetto simile alla dopamina, prodotta dal nostro organismo (che induce piacere!) inducendoci a consumare quantità sempre maggiori. eccitazione
diminuzione della capacità di concentrarsi
perdita dell'autocontrollo e dell'equilibrio psicomotorio
compromissione delle capacità di giudizio
modifica delle capacità sensoriali, (rallentamento dei tempi di reazione, ottundiimento delle percezioni sonore)
disturbi motori (con equilibrio precario e difficoltà a prendere in mano gli oggetti), incontinenza sfinterica
disturbi del Sistema Nervoso Centrale (fino al coma!)
minore capacità di percezione del pericolo
Le arcinote stragi del sabato sera
sono un triste esempio di tutto ciò!
Effetti cronici
sintomi di astinenza
aumento dell'uricemia e del livello di trigliceridi nel sangue
alterazione dell'equilibrio acido-base
depressione del sistema immunitario (maggiore suscettibilità alle infezioni)
riduzione del campo visivo
gravidanze a rischio malformazioni fetali, sindrome fetale alcolica (anche il feto diventa alcolizzato!)
Ma cos'è la sindrome da astinenza?
E' un insieme di sintomi che compaiono dopo 6-12 ore dall'ultima assunzione e possono perdurare parecchi giorni con comparsa di:
ansia, agitazione, insonnia dopo 6 ore circa;
allucinazioni dopo 24 ore;
convulsioni dopo 48 ore;
delirium tremens, ipotensione, tachicardia, incoordinazione motoria dopo 2-3 giorni.
Ecco il problema di chi beve, pensai versandomi da bere.
Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare;
se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare;
se non succede niente si beve per fare succedere qualcosa
(H.C.Bukowsky)
Che quantità di alcol c'è in un bicchiere?
Per approssimazione si può calcolare che ogni bicchiere di bevanda alcolica contenga 12 g. di alcol puro, che definiamo unità alcolica standard, quindi una lattina di birra (330 ml.) o un bicchiere di vino (125 ml.), un aperitivo alcolico (80 ml.) o un bicchierino di superalcolico (10 ml.) corrispondono ciascuno ad una unità alcolica.
L'alcolemia è la concentrazione di alcol nel sangue: si misura in g/l grammi per litro.
Una assunzione anche minima di bevande alcoliche può compromettere l'efficienza psicofisica di una persona. Il rischio è nullo solo se se non si consumano alcolici; è da considerarsi a basso rischio di malattia alcol-correlata una quantità di alcol giornaliera assunta a stomaco pieno, che non superi le 2-3 unità alcoliche per gli uomini e 1-2 unità per le donne.
Ricordiamo la modifica del Nuovo Codice della Strada art.186 (tasso alcolemico massimo ammesso 0.5g/l ).
Con la Legge 24 luglio 2008 n.125 sono state ulteriormente inasprite le sanzioni precedenti
1) alcolemia tra 0,5 e 0,8 gr/l: ammenda da 500 a 2000 euro, sospensione della patente per 3-6 mesi, decurtazione di 10 punti dalla patente
2) alcolemia tra 0,8 e 1,5 gr/l: ammenda da 800 a 3200 euro, decurtazone di 10 punti dalla patente con sospensione delle stessa da 6 a 12 mesi ,arresto fino a sei mesi .
3) alcolemia superiore a 1,5 gr/l: ammenda da 1500 a 6000 euro, decurtazione di 10 punti dalla patente con sospensione delle stessa da 1 a 2 anni , arresto da 6 a 12 mesi, confisca del veicolo.
In caso di incidente, le pene sono raddoppiate ed applicato il fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni , qualora non sia già prevista la confisca.
In caso di rifiuto di sottoporsi a test alcolimetrico :ammenda da 1500 a 6000 euro, sospensione della patente da 6 mesi a 2 anni (revoca in caso di recidiva), arresto da 3 a 12 mesi, confisca del veicolo.
Alcol, farmaci e droghe
L'alcol non deve essere assunto in concomitanza di terapie con:
· Psicofarmaci: l'alcol ne potenzia gli effetti e questo puo' essere pericoloso in situazioni in cui il livello di attenzione deve essere alto
· Antiepilettici: l'alcol ne diminuisce l'effetto con il rischio di insorgenza di crisi convulsive
· Antibiotici iniettabili :rischio di reazioni avverse e conseguente collasso cardiocircolatorio
· Antistaminici: che hanno come effetto collaterale la sonnolenza
L'alcol assunto insieme alle droghe (hashish, anfetamine, cocaina, ecstasy, eroina ecc) determina gravi alterazioni psichiche con conseguenze imprevedibili e molto pericolose.
L'alcol è un liquido prezioso: conserva
tutto tranne i segreti
(Cary Grant)
Alcol e lavoro
Si stima che almeno il 10% degli infortuni siano alcol-correlati (dati OMS) e le assenze dal lavoro dell'alcolista siano 3-4 volte superiori rispetto agli altri lavoratori con un elevatissimo costo sociale.
L'alcol peraltro puo' interagire con alcune sostanze che si trovano in vari cicli produttivi; ecco mostriamo una tabella esemplificativa
Con il protratto abuso di bevande alcoliche, si perdono progressivamente le proprie capacità lavorative (dopo 7 anni di alcolismo si stima una perdita del 15% delle capacità) ed insorgono problemi in famiglia, con necessità di ricorrere ad aiuti esterni.
Alcune situazioni possono favorire il consumo di alcolici:
attività lavorative che comportano sforzi fisici;
attività in condizioni ambientali che aumentano la sete;
attività che prevedono frequenti situazioni di intrattenimento (venditori, rappresentanti)
disponibilità di bevande alcoliche sul luogo di lavoro;
responsabilità troppo pressanti o al contrario mansioni “svuotate”,
pressioni da parte dei compagni di lavoro nell'uso di alcolici
assenza di controlli e sanzioni
attività a basse temperature
E la legge cosa dice?
L'art. 15 della Legge 30 marzo 2001 N° ( Legge quadro in materia di alcol e problemi lavoro correlati)sancisce il divieto di somministrazione ed assunzione di bevande alcoliche nel corso di alcune attività lavorative
Il Medico Competente o i Medici del Lavoro dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza con funzioni di vigilanza hanno la possibilità di effettuare controlli alcolimetrici negli ambienti di lavoro ove si svolgano attività a rischio per la sicurezza propria o di terzi
IMPORTANTE : La legge considera alcoliche tutte le bevande superiori a 1,2 gradi di alcol e quindi anche le cosiddette “birre analcoliche”
Il Provvedimento del 16 Marzo 2006 della Conferenza Stato- Regioni ha reso attuativa la Legge 125 del 2001, emanando un elenco delle attività che comportano un rischio elevato di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l'incolumità o la salute di terzi e per la quale è fatto tassativo divieto di bevande alcoliche e superalcoliche.
Sono compresi fra questi:
conduttori, conducenti, manovratori ed addetti agli scambi di veicoli con binario, rotaie
addetti ad apparecchi di sollevamento, esclusi i manovratori di carri ponte con pulsantiera a terra
personale sanitario di sala medica
Conduttori di mezzi di trasporto su strada, su rotaia, su acqua, su aria compresi i carrellisti , trattoristi, collaudatori su pista e strada, bisarchisti
Lavori in edilizia
controllori di impianti pericolosi (impianti termici, caldaie, ecc)
lavoratori che svolgono attività comportanti il potenziale utilizzo di armi da fuoco
lavorazioni di cava e miniera
addetti a lavori in altezza (sopra i due metri)
guardie giurate, in generale tutte le attività implicanti livelli molto elevati di attenzione e vigilanza (compresi addetti a custodia e sorveglianza)
lavoratori dei cementifici e delle fornaci
lavoratori dell'industria chimica
mansioni pericolose per cui è necessario un certificato di abilitazione
(conduttori di generatori di vapore)
E' chiaro comunque che non esiste alcun tipo di lavoro compatibile con l'uso di alcol o altre droghe sia per quanto concerne il rischio di infortunio sia per l'effetto negativo sulla qualità del lavoro, sulla produttività, sulle capacità di rapportarsi e cooperare con gli altri.
Il D.Lgs. 81/08 prevede (art .41 comma 4) che la sorveglianza sanitaria sia anche finalizzata alla verifica di condizioni di alcoldipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti nei casi previsti dalla legge.
In caso di abuso acuto di alcol accertato o sospetto, il medico competente esprime giudizio di temporanea inidoneità alle mansioni a rischio per sé o per gli altri. La riammissione è subordinata alla rivalutazione del medico competente.
Per la prevenzione/accertamento dell’abuso cronico di sostanze alcoliche nelle mansioni/attività previste dalla legge è prescritto un controllo sanitario periodico (esami ematologici specifici e visite specialistiche).
In caso di accertamento di abuso di sostanze alcoliche, viene formulato giudizio di inidoneità alle mansioni a rischio da parte del medico competente, che invita il lavoratore a presentarsi al SERT di residenza. La reimmissione alle lavorazioni a rischio potrà avvenire solo dopo presentazione di certificato del suddetto Servizio attestante assenza di alcoldipendenza ovvero di avvenuta disintossicazione.
I lavoratori affetti da patologie alcolcorrelate che intendono accedere ai programmi terapeutici di riabilitazione e recupero sono tutelati dal D.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309, che prevede la concessione di congedo senza assegni con conservazione del posto di lavoro fino a 3 anni.
Metodi di misurazione disponibili
ABUSO ACUTO
· Saliva alcol-test
· Misurazione dell'aria alveolare
· Etanolo ematico
Già dopo 6 ore è possibile non trovare elevati livelli di alcol nell'organismo; tali accertamenti sono pertanto inutili nel corso di visite mediche periodiche.
ABUSO CRONICO - ALCOLDIPENDENZA
· Aumento del volume dei globuli rossi (volume globulare eritrocitario)
· Aumento delle transaminasi (soprattutto AST)
· Aumento dei trigliceridi e dell'acido urico (nei bevitori di vecchia data)
· Gamma - GT : indicatore sensibile ma non specifico, in quanto influenzato da altre variabili: psicofarmaci, anticoncezionali, antireumatici, situazioni patologiche quali steatosi, ostruzioni biliari, epatiti ecc…
· Dosaggio ematico della CDT (transferrina decarboidrata): indicatore specifico dell'abuso di alcol ma relativamente sensibile, che riflette il consumo di alcolici negli ultimi 14-15 giorni; l'assunzione di 50-80 g/die ne determina un aumento.
Può essere comunque influenzato dalla carenza di ferro , dalla gravidanza e in caso di neoplasie epatiche o cirrosi biliare.
l NUMERI VERDI
· Alcoltel Assistenza in tema di Alcolismo 800.010.566
· OSSFAD - ISS, Osservatorio sull'Alcol 800 63 2000 (Da Lunedì a Venerdì 10.00-16.00)
· Telefono Ascolto 800.010.886 (Da Lunedì a Venerdì 15.30-22.00)
FONTI BIBLIOGRAFICHE_
“Lavoro sicuro senza alcol”- Servizio sanitario nazionale – Regione Emilia
http://sia.dfc.unifi.it/ (Società Italiana di Alcologia)
http://www.oed.piemonte.it/dati.htm (Osservatorio epidemiologico delle Dipendenze) Regione Piemonte
“I problemi alcol correlati” –ASOU S. Giovanni Battista di Torino ( a cura della dott.ssa A. Spigo –S.C. Medicina del Lavoro)
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1 commento:
Ottimo!
Io ho sempre una certa difficoltà ad affrontare questi temi "complessivamente", perché credo tocchino questioni molto profonde e personalissime, irrisolvibili tanto sotto il profilo medico scientifico quanto, ed a maggior ragione, sotto il profilo giuridico dell'obbligo o del divieto.
Però credo anche che su tutto, compresa la libertà individuale, debba comunque prevalere sempre la tutela di chi rischia di subire gli effetti del nostro ab-uso di libertà. Lì non vi è nulla di etico o morale che si impone: neminem laedere è la condizione minima per il nostro stare insieme come individui.
Ciò fermo restando, riporto un breve brano delle "confessioni" di sant'Agostino che, preciso, non è affatto una incitazione a "bere", ma mette bene in guardia sulle molte "dipendenze" che affollano la nostra vita:
"Quel giorno mi preparavo a recitare un elogio dell’imperatore, infarcito di menzogne, ma capace di conciliare al mentitore i favori di altre persone, ben consapevoli. Il cuore ansimante di preoccupazioni e riarso dalle febbri di rovinosi pensieri, nel percorrere un vicolo milanese scorsi un povero mendicante, che, credo, oramai saturo di vino, scherzava allegramente. Sospirando feci rilevare agli amici che mi accompagnavano le molte pene derivanti dalle nostre follie : tutti i nostri sforzi, quali quelli che proprio allora sostenevo traendo sotto il pungolo dell’ambizione il fardello della mia insoddisfazione e ingrossandolo per via, a che altro miravano, se non al traguardo di una gioia sicura, ove quel povero mendico ci aveva già preceduti e noi, forse, non saremmo mai arrivati ? Il risultato che egli aveva ottenuto con ben pochi e accattati soldarelli, ossia il godimento di una felicità temporale, io inseguivo attraverso anfratti e tortuosità penosissime. Egli non possedeva, evidentemente, la vera gioia ; ma anch’io con le mie ambizioni ne cercavo una più fallace ancora, e ad ogni modo egli era allegro, io angosciato, egli sicuro, io ansioso. Richiesto di dire se preferivo l’esultanza o il timore, avrei risposto : "L’esultanza" ; ma se poi mi fosse stato chiesto : "Preferiresti essere come costui, o come sei tu ora ?", avrei scelto di essere com’ero, stremato d’affanni e timori. Quale perversione ! Infatti secondo ragione non avrei dovuto anteporre al mendico la mia più vasta cultura, se non ne ricavavo motivi di gioia, bensì la impiegavo per piacere agli uomini, non ammaestrandoli, ma solo dilettandoli.
... Se non era vera gioia quella del mendico, neppure la mia gloria era vera, e contribuiva a traviare la mia mente. Inoltre il mendico avrebbe smaltito la sua ebbrezza nel giro della notte seguente ; io con la mia mi ero addormentato e destato, mi sarei addormentato e destato , guarda quanti giorni ! Certo bisogna considerare la fonte del godimento in un uomo, lo so. Il godimento di una speranza pia è incomparabilmente distante dalla gioia vana del mendico. Però allora c’era un’altra distanza fra noi due : egli era certamente il più felice non solo perché inondato dall’ilarità, mentre io ero disseccato dagli affanni, ma anche perché egli si era procurato il vino con auguri di bene, mentre io ricercavo la vana gloria con menzogne."
Alberto Cocchi
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