venerdì 27 giugno 2008

Movimentazione carichi


Articolo estrapolato dalla rivista Art. 19 n.1 di febbraio 2008 curata dal Sirs Bologna

Prendiamo in esame due tipi di movimentazione dei carichi:

-la movimentazione dei carichi manuali (d'ora in poi per brevità MMC)
-i movimenti ripetitivi (d'ora in poi per brevità MR).
Per la MMC è ormai da tempo in uso (limitatamente alle operazioni di sollevamento) un metodo di valutazione dei rischi messo a punto dalla struttura americana denominata NIOSH (National Institute of Occupational Safety and Health), conosciuto come calcolo dell'indice NIOSH o dell'indice di sollevamento IS.
Mentre per i MR dell'arto superiore si fa ricorso ad un altro metodo ormai ampiamente consolidato ed ampiamente praticato, denominato indice di rischio OCRA (Occupational Ripetitive Action), messo a punto diversi anni fa da Colombini e Occhipinti.
Questi sono i due indici più diffusi.
In entrambi i casi si tratta di effettuare analisi molto puntuali e dettagliate delle attività lavorative, calcolando sulla base di tabbelle di riferimento precise, una serie di valori numerici che, integrati tra loro in vario modo , portano ad un valore sintetico numerico che definisce e caratterizza il livello di rischio in quella specifica attività, consentendo cosi di esprimere la valutazione del rischio da MMC (solo sollevamento) o da MR con un solo numero.
In specifico:
per la MMC l'IS (cioè il rapporto tra il peso effettivamente sollevato ed il peso limite raccomandato) può essere:
- minore di 0,75 (rischio accettabile)

- tra 0,75 e 1,25 (rischio in limiti ancora tollerabili)

- tra 1,25 e 3 (rischio significativo, si richiede un intervento preventivo)

- maggiore di 3 (rischio elevato, si richiede un intervento preventivo immediato)


Per i MR i valori dell'indice di rischio OCRA possono essere:

- minore di 0,75 ("area verde", ovvero piena accettabilità della condizione esaminata)

- tra 0,75 e 4 ("area gialla" ovvero zona di incertezza, in cui l'esposizione, per quanto non rilevante, può avere un significato non favorevole)

- maggiore di 4 ("zona rossa" ovvero esposizione a rischio significativo, tanto maggiore quanto più aumenta il valore numerico, che richiedono interventi preventivi).



Vediamo adesso cosa deve fare il RLS in merito a questi problemi e queste tabelle numeriche:

Il RLS deve applicare le tecniche adeguate ma non calcolare gli indici, compito squisitamente tecnico che deve essere svolto da specialisti espressamente formati ed addesrtati (RSPP o ASPP, MC (medici competenti), consulenti, ecc..), non è pertanto un compito che spetta al RLS.

Il RLS deve essere in grado di valutare i risultati, saper quindi interpretare, in base agli schemi appena riportati, il significato che esprime la valutazione effettuata. Esso se necessario dovrà chiedere adeguati chiarimenti ai tecnici che hanno effettuato le valutazioni, soprattutto in caso di clamorose contraddizioni da quanto espresso dai lavoratori e quanto espresso dall'indice calcolato. Sarrebe utile comunque che il RLS acquisisca competenze ed abilità particolari anche sull'applicazione del metodo ed il calcolo degli indici, ma questa è l'eccezione e non la regola.


1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu