Bologna, 23 giu. (Adnkronos/Labitalia) - ''Nonostante il trend
positivo degli ultimi anni, con un calo di circa il 7% degli infortuni
denunciati nel 2013 rispetto al 2012 e degli incidenti mortali
diminuiti del 17% rispetto all'anno precedente, la cultura della
sicurezza va sostenuta e favorita anche attraverso analisi economiche
che rendano evidenti i benefici derivanti dagli investimenti in questo
senso. L'Ohsa (Agenzia europea per la sicurezza) stima che ogni euro
investito in sicurezza generi un ritorno economico di 2,2 euro''. Lo
dice Marilena Pavarelli, Project Manager di Ambiente Lavoro, il Salone
della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la cui sedicesima
edizione si terrà a Bologna dal 14 al 16 ottobre.
"Se non dovessero bastare le motivazioni etiche a giustificare
l'affermarsi fra lavoratori e imprenditori di una reale sensibilità
verso il tema sicurezza -spiega Pavarelli- i dati economici saranno in
grado di convincere anche i più scettici".
"Secondo l'analisi dell'Organizzazione internazionale del lavoro,
infatti, il costo degli infortuni e delle malattie professionali è
pari, ogni anno, al 4% del Pil mondiale, per una cifra che raggiunge i
1.251.353 milioni di dollari. Guardando da vicino la situazione
italiana, il danno economico derivante da infortuni e malattie
professionali supera il 3% del Pil. Solamente nel 2013, secondo
l'Inail, sono stati denunciati infatti quasi 695mila infortuni e circa
51.900 malattie professionali. Un tema, quello del peso economico
della non sicurezza sul lavoro, che non può essere sottovalutato e che
verrà ampiamente affrontato nel corso di Ambiente Lavoro", conclude
Pavarelli. (segue)
(Map/Adnkronos)
23-GIU-15 16:31
NNNN
INFORTUNI: AMBIENTE LAVORO, OGNI EURO IN SICUREZZA GENERA RITORNO DI 2,2 EURO (2) =
(Adnkronos/Labitalia) - Ma a quanto ammontano realmente le
ripercussioni economiche della non sicurezza sulle aziende? Una
risposta concreta a questa domanda verrà data in occasione della tre
giorni di Bologna e, in particolare, durante il workshop 'I costi
della non sicurezza' organizzato da Inail, che metterà in luce come
sia fondamentale per le imprese conseguire una maggiore consapevolezza
degli alti costi che gravano a bilancio in caso di eventi
infortunistici e di malattie professionali.
La sicurezza nei luoghi di lavoro intesa quindi non solo come diritto
fondamentale dei lavoratori ma anche come strumento di crescita di
business. Durante il workshop che si terrà il giorno di apertura di
Ambiente Lavoro, infatti, verrà fornita una panoramica degli strumenti
esistenti per il calcolo dei costi della non sicurezza a livello
aziendale. In particolare, l'Inail ha sviluppato il software Co&Si
(Costi e Sicurezza), concepito per assistere il datore di lavoro,
soprattutto quello delle piccole e medie imprese, nella determinazione
delle spese sostenute per la salute e sicurezza sul lavoro.
''Il tema sicurezza negli ambienti di lavoro - conclude Pavarelli -
deve essere affrontato a 360 gradi non trascurando nessuna variabile
di rischio. Un percorso che vale soprattutto per le piccole aziende
dei settori industria e servizi con meno di 50 dipendenti, che negli
ultimi anni hanno registrato il maggior numero di infortuni, anche
mortali".
(Map/Adnkronos)
23-GIU-15 16:31
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positivo degli ultimi anni, con un calo di circa il 7% degli infortuni
denunciati nel 2013 rispetto al 2012 e degli incidenti mortali
diminuiti del 17% rispetto all'anno precedente, la cultura della
sicurezza va sostenuta e favorita anche attraverso analisi economiche
che rendano evidenti i benefici derivanti dagli investimenti in questo
senso. L'Ohsa (Agenzia europea per la sicurezza) stima che ogni euro
investito in sicurezza generi un ritorno economico di 2,2 euro''. Lo
dice Marilena Pavarelli, Project Manager di Ambiente Lavoro, il Salone
della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la cui sedicesima
edizione si terrà a Bologna dal 14 al 16 ottobre.
"Se non dovessero bastare le motivazioni etiche a giustificare
l'affermarsi fra lavoratori e imprenditori di una reale sensibilità
verso il tema sicurezza -spiega Pavarelli- i dati economici saranno in
grado di convincere anche i più scettici".
"Secondo l'analisi dell'Organizzazione internazionale del lavoro,
infatti, il costo degli infortuni e delle malattie professionali è
pari, ogni anno, al 4% del Pil mondiale, per una cifra che raggiunge i
1.251.353 milioni di dollari. Guardando da vicino la situazione
italiana, il danno economico derivante da infortuni e malattie
professionali supera il 3% del Pil. Solamente nel 2013, secondo
l'Inail, sono stati denunciati infatti quasi 695mila infortuni e circa
51.900 malattie professionali. Un tema, quello del peso economico
della non sicurezza sul lavoro, che non può essere sottovalutato e che
verrà ampiamente affrontato nel corso di Ambiente Lavoro", conclude
Pavarelli. (segue)
(Map/Adnkronos)
23-GIU-15 16:31
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INFORTUNI: AMBIENTE LAVORO, OGNI EURO IN SICUREZZA GENERA RITORNO DI 2,2 EURO (2) =
(Adnkronos/Labitalia) - Ma a quanto ammontano realmente le
ripercussioni economiche della non sicurezza sulle aziende? Una
risposta concreta a questa domanda verrà data in occasione della tre
giorni di Bologna e, in particolare, durante il workshop 'I costi
della non sicurezza' organizzato da Inail, che metterà in luce come
sia fondamentale per le imprese conseguire una maggiore consapevolezza
degli alti costi che gravano a bilancio in caso di eventi
infortunistici e di malattie professionali.
La sicurezza nei luoghi di lavoro intesa quindi non solo come diritto
fondamentale dei lavoratori ma anche come strumento di crescita di
business. Durante il workshop che si terrà il giorno di apertura di
Ambiente Lavoro, infatti, verrà fornita una panoramica degli strumenti
esistenti per il calcolo dei costi della non sicurezza a livello
aziendale. In particolare, l'Inail ha sviluppato il software Co&Si
(Costi e Sicurezza), concepito per assistere il datore di lavoro,
soprattutto quello delle piccole e medie imprese, nella determinazione
delle spese sostenute per la salute e sicurezza sul lavoro.
''Il tema sicurezza negli ambienti di lavoro - conclude Pavarelli -
deve essere affrontato a 360 gradi non trascurando nessuna variabile
di rischio. Un percorso che vale soprattutto per le piccole aziende
dei settori industria e servizi con meno di 50 dipendenti, che negli
ultimi anni hanno registrato il maggior numero di infortuni, anche
mortali".
(Map/Adnkronos)
23-GIU-15 16:31
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