Sicurezza nelle attività di pubblico spettacolo: sintesi del workshop al SAIE 2012
Pubblicato su “Back Stage” – Tecniche Nuove
In questo articolo, pubblicato sulla rivista Back Stage di Tecniche Nuove, presento una sintesi dei lavori svolti a Bologna durante il workshop formativo sulle misure di sicurezza nelle attività di pubblico spettacolo, tenutosi il 20 ottobre 2012 presso la Fiera di Bologna, in occasione del SAIE.
Il workshop, organizzato dallo SCSA - Study Centre for Scenic Art, ha rappresentato un importante momento di confronto tra numerosi addetti ai lavori, con l’obiettivo di approfondire le novità normative e tecniche in materia di sicurezza nei luoghi destinati a pubblico spettacolo.
I relatori
Tra gli interventi più significativi, si segnalano quelli di:
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Oscar Serio, Vicepresidente USI (Unione Sicurezza Informazione)
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Villiam Alberghini, Direttore dell’Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro – AUSL Bologna
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Amedeo Guizzi, Ingegnere, titolare di Blumano®
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Luca Galante, Ingegnere presso Alfa System
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Belinda Roffarè, Ingegnere
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Calogero Turturici, Ingegnere, Dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Il programma della giornata
Ore 9:00 – Introduzione a cura dell’USI: Per una cultura della sicurezza, tra etica e responsabilità. Presentazione del progetto “Sicura-mente” – Oscar Serio
Ore 10:00 – Criteri generali e criticità nella gestione della sicurezza nel pubblico spettacolo – Villiam Alberghini
Ore 10:45 – Progetto UNI U5001A881: Sicurezza del macchinario e attrezzature per il pubblico spettacolo, con particolare riferimento alle macchine per la meccanica superiore in ambienti chiusi – Luca Galante
Ore 11:30 – Progetto UNI U5001B530 - U500114: Sicurezza delle macchine e delle attrezzature per il pubblico spettacolo. Specifiche per la progettazione e l’uso di elementi strutturali in metallo – Amedeo Guizzi
Segue – Nota n. 1689 SG 205/4 del Ministero dell’Interno: Verifica della solidità e sicurezza dei carichi sospesi in locali di pubblico spettacolo
Ore 14:30 – Verifica dei carichi sospesi: l’esempio del Teatro Comunale di Bologna – Belinda Roffarè
Ore 15:15 – Verso una linea guida nazionale per il montaggio dei palchi
Ore 16:00 – Misure di sicurezza antincendio per impianti elettrici nelle attività di pubblico spettacolo – Calogero Turturici
Approfondimento tecnico: intervista con l’ing. Belinda Roffarè
Ho avuto l’occasione di incontrare l’ing. Belinda Roffarè, che dal 2012 collabora con il Teatro Comunale di Bologna per la verifica della sicurezza dei carichi sospesi, in riferimento alla Circolare n. 1689 del Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco.
Le ho chiesto di illustrare in che modo ha affrontato l’applicazione della circolare e quali ricadute operative essa abbia avuto sul palcoscenico.
Roffarè: «Il percorso è iniziato con l’analisi del DVR, proseguendo con la valutazione dell’allestimento teatrale in termini di materiali e carichi in gioco, per arrivare alla definizione del sistema strutturale del teatro e delle modalità di trasferimento dei carichi verso la struttura portante. Il nostro obiettivo era fornire una risposta concreta alle richieste della circolare in materia di certificazione dei carichi sospesi.
Il documento ministeriale pone come tema centrale la sicurezza dei carichi sospesi, con espliciti riferimenti al D.Lgs. 81/08 e al DM 2008. Ne deriva la necessità di integrare la sicurezza nei luoghi di lavoro con le verifiche statiche degli allestimenti scenici.
Un’altra criticità evidenziata è quella relativa alle strutture temporanee, spesso implicate in crolli recenti. Tuttavia, questo aspetto risulta meno rilevante nei teatri stabili, che si caratterizzano per l’utilizzo di maestranze interne specializzate e di strutture fisse e collaudate.
Nel Teatro Comunale, per esempio, elettricisti e macchinisti si occupano rispettivamente dell’allestimento luci e della movimentazione scenica, lavorando in sinergia ma con ruoli ben definiti. Inoltre, le tempistiche di montaggio, generalmente più dilatate rispetto agli eventi itineranti, consentono controlli più accurati e una maggiore sicurezza.
Un passaggio fondamentale è stato identificare le tipologie e i pesi dei materiali sospesi. Per le luci, si va dai 2-3 kg dei fari PAR ai 40 kg dei motorizzati Clay Paky. Gli arredi scenici comprendono fondali in PVC (28 kg/ml), soffitti in tessuto (5 kg/ml), quinte armate (fino a 55 kg/m²) e carri su ruote.
Successivamente, abbiamo analizzato le strutture portanti del Teatro. Il graticcio in ferro, aggiunto nel 1990, lavora in sinergia con la struttura originaria in legno. I carichi sospesi vengono trasferiti alle travi in calcestruzzo armato, tramite elementi integrati come ponte luci, bilance e tiri, tutti ancorati a elementi strutturali permanenti.
I collaudi del 1990 hanno stabilito le portate massime: 300 kg/m² per il graticcio in ferro e 100 kg/m² per quello in legno. I tiri elettrici sono sottoposti a verifiche annuali durante la manutenzione ordinaria, ma il carico massimo non viene mai raggiunto in esercizio, garantendo un ulteriore margine di sicurezza.
La falegnameria interna realizza le strutture scenografiche in legno di abete, con ossature leggere e controventature adeguate per garantire stabilità senza appesantire gli elementi, spesso movimentati manualmente. In caso di strutture monumentali, si ricorre a telai in ferro rivestiti in multistrato.
Per gli allestimenti recenti sono disponibili relazioni di calcolo, mentre il materiale di repertorio o proveniente da altri teatri viene sempre visionato e verificato prima dell’installazione, che avviene ad opera del personale tecnico del teatro. Anche le luci appartengono interamente al repertorio interno.
Il confronto tra i carichi effettivamente sospesi e la portata delle strutture è stato condotto traducendo i pesi in carico distribuito al metro quadro, calcolando i coefficienti di sicurezza, risultati sempre superiori a 1.»
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