In un precedente articolo, relativo alla rottamazione dei paranchi a catena, avevamo visto che in mancanza di un registro gli stessi sono da rottamare dopo 10 anni di utilizzo. Tuttavia esiste un modo per evitare la loro rottamazione e cioè:
Dopo 10 anni dalla messa in servizio ogni apparecchio di
sollevamento potrebbe avere esaurito la vita prevista e/o compiuto i cicli di
funzionamento disponibili, in relazione al gruppo di servizio FEM/ISO nel quale
è stato classificato. Per tale ragione, in conformità alle norme FEM 9.775,
allo scadere del decimo anno dalla messa in servizio, l’apparecchio di
sollevamento non deve più essere rimesso in servizio se non a seguito di una ispezione condotta da un tecnico specializzato, come
definito al punto 5.2.2. della norma ISO 9927-1. A seguito dell’ispezione e/o in relazione all’effettivo impiego, la
macchina potrà essere sottoposta a revisione generale ovvero ritenuta in grado
di funzionare in sicurezza per un ulteriore periodo. Dopo l’ispezione/revisione verranno rilasciati la
“Dichiarazione di vita residua”, nella quale verrà deliberata la nuova
ulteriore durata della macchina e, solo per gli apparecchi con marcatura CE, il
nuovo “Registro di controllo”.
Avendo ultimato la discussione sui paranchi a catena (abbiamo compreso come e quali utilizzare in base alle nostre esigenze) ed avendo messo in campo una procedura di sicurezza per l'utilizzo dei contrappesi, iniamo il nuovo anno con l'affrontare il tema delle attrezzature da utilizzare per assicurare i carichi ad un motore o ad un punto di ancoraggio in genere. Per affrontare questo tema ci rivolgiamo ancora una volta alla rivista BACKSTAGE che ci viene in aiuto per addentrarci in questo argomento. Il lavoro della rivista milanese, diretta da Lorenzo Ortolani, si occupa di brache e fasce di sollevamento con un articolo di Marco Montanari e Mario Villani che si avvalgono del prezioso supporto tecnico-normativo dell'ing. Amedeo Guizzi. Ringraziando ancora una volta Lorenzo Ortolani e la rivista Backstage per l'autorizzazione a pubblicare il loro articolo rimando tutti i lettori a segnalare eventuali suggerimenti riguardanti il tema trattato!
Per far sì che si lavori sempre in totale sicurezza bisogna
adottare precise regole e sopratutto conoscere i limiti e le
caratteristiche che, se osservati, lo rendono uno dei migliori sistemi
di appendimento, sollevamento e stazionamento dei carichi.
Introduciamo l’argomento con la collaborazione dell’Ing. Amedeo Guizzi (Blumano) che ci illustrara le caratteristiche e le leggi che regolano l’utilizzo dei più noti sistemi di appendimento. Quali sono le tipologie di brache e fasce di sollevamento e
stazionamento usate nel mondo dello spettacolo e quali sono i loro
utilizzi e destinazioni? AG Ad oggi la tipologia più diffusa è rappresentata
da brache ad anello continuo in poliestere (materiali utilizzati possono
essere Supraplus, Tergal, Dacron o fibre similari) mentre è meno
diffuso l’utilizzo di brache singole dotate di asole. Possono essere
colorate con relativo codice colore che ne definisce il carico massimo
di esercizio (Working Load Limit) oppure nere per esigenze estetiche
(con WLL da 1 T o 2 T). Tali elementi sono utilizzati per imbracare le
travi reticolari in alluminio (truss) in modo da trasferire forze dovute
alla sospensione o il sollevamento direttamente ai nodi della
struttura. Per stabilire il carico massimo di esercizio
dell’applicazione sono disponibili in letteratura fattori modali
definiti a seconda del modo con cui un imbraco ad anello viene
utilizzato. Hanno un vantaggio rispetto alle funi redancia-redancia dato
che garantiscono una maggior area di contatto diminuendo così la
pressione locale sull’alluminio a parità di carico di esercizio. Quali sono i requisiti che devono soddisfare per essere a
norma di legge?L’impiego che ne facciamo può considerarsi adeguato con
le attuali normative di sicurezza? AG La normativa competente per questi elementi è la
EN 1492 e l’impiego che viene fatto nel mondo dello spettacolo è
adeguato alle attuali normative di sicurezza. Tuttavia particolare
attenzione va posta alla massima temperatura di esercizio di tali
accessori dato che normalmente è di 100 °C (le fibre fondono a 250 °C ).
Per questo motivo, vista la presenza sulle strutture di proiettori ad
incandescenza e la conducibilità termica dell’alluminio, viene richiesto
(a meno di analisi dei rischi specifiche) che questi elementi vengano
accoppiati a componenti di sicurezza secondari non sensibili al calore
(ad es. funi d’acciaio). L’utilizzo delle brache e fasce sono attualmente il miglior metodo di appendimento e messa in sicura delle strutture? AG Sì, questi accessori per sollevamento sono il
miglior metodo per il sollevamento e la sospensione dei carichi nel
mondo delle strutture reticolari in allumino (truss) per l’allestimento
spettacolo. Per un corretto uso e manutenzione delle brache ad anello
bisogna tenere presente che quest’ultime sono sensibili oltre alla
temperatura anche all’umidità, al taglio, all’abrasione e alla
esposizione diretta al sole. Nell’imbracare una struttura bisogna
evitare che vengano in contatto con spigoli vivi o elementi con raggi di
raccordo troppo piccoli (< 8 mm ). Per la messa in sicura delle
strutture, invece, bisogna utilizzare elementi non sensibili alla
temperatura. Recentemente le aziende produttrici di accessori per
sollevamento propongono delle brache ad anello con anima in acciaio che
hanno tutte le qualità delle fasce in poliestere, senza però le
limitazioni dovute alle temperature di esercizio. Le fasce in uso nella comunità europea possono essere usate al di fuori di essa? AG Al di fuori dei paesi CEE le altre normative esistenti sono comunque armonizzate alle nostre.
MODALITÀ D’USO
È importante che venga fatto un corretto utilizzo di tali accessori
poiché la portata può variare a seconda della metodologia di
sollevamento. Innanzi tutto occorre considerare il fattore del
bilanciamento del peso nella totalità della struttura, in quanto se
abbiamo 4 tonnellate non vuol dire che per forza ci sia una tonnellata
per punto.
Un’altro fattore da considerare è l’angolo d’ inclinazione verticale
che non deve essere superiore a 60°. E’ altamente sconsigliabile
superare questo limite perché si possono verificare tensioni non
controllabili.
Una struttura composta da: luci, audio e naturalmente cablaggi
elettrici arriva a pesare tonnellate, sapere qual è l’angolo verticale
massimo consentito e la variazione della portata a seconda del metodo
d’appendimento usato è fondamentale.
Solo conoscendo e rispettando questo tipo di tabelle possiamo avere
la certezza di ciò che stiamo facendo, nella piena sicurezza di tutti.
Per quanto riguarda la manutenzione e collaudo diciamo che le brache
devono essere sottoposte a controllo almeno annuale da parte di
personale competente, ma si dovrà ridurre l’intervallo di tempo fra due
controlli consecutivi in funzione del modo di impiego delle brache
stesse.
Le brache devono essere sottoposte a controllo almeno annuale da parte di personale competente.
Si dovrà ridurre l’intervallo di tempo fra due controlli consecutivi in funzione del modo di impiego delle brache stesse.
Le brache che non soddisfano i requisiti minimi di sicurezza non
devono mai essere utilizzate, questo implica una costante verifica
visiva delle brache durante il loro utilizzo.
Durata e Sostituzione degli accessori di sollevamento in poliestere (di Amedeo Guizzi)
La normativa cogente di riferimento è la Direttiva Macchine 2006/42/CE e la norma armonizzata EN 1492-2.
Gli allegati IV e X della Direttiva Macchine 2006/42/CE invece non si applicano agli accessori di sollevamento.
La Direttiva Macchine 2006/42/CE e la norma armonizzata EN 1492-2 non
danno limitazioni sugli anni di utilizzo ma danno solo l’obbligo di
indicare la periodicità di verifica delle fasce.
Invece si dice che la periodicità di esame dovrebbe essere determinata
da una persona competente (quando non indicata dal fabbricante), tenendo
conto dell’applicazione, dell’ambiente, della frequenza di utilizzo e
di questioni simili, ma in ogni caso le brache dovrebbero essere esaminate visivamente almeno annualmente da una persona competente per stabilirne l’idoneità per continuarne l’utilizzo.
Succede inoltre che normalmente i fabbricanti danno come indicazione che la fasce devono essere controllate ad ogni installazione: i fabbricanti sono liberi di mettere una data di scadenza, ma non è obbligatorio.
Quello che accade nella realtà dei vari allestimenti è che fasce con una
vita di più anni sono spesso da scartare visto che l’usura danneggia la
tela protettiva esterna lasciando visibile le fibre interne.
Tale usura molte volte è dovuta non tanto all’utilizzo ma alla scarsa attenzionedellecondizioni di trasporto (es. in flight case mischiate con cavi d’acciaio, grilli, etc.).
Per un mantenimento ottimale di tali dispositivi bisogna adottare
semplici regole per far sì che lo stato fisico non venga alterato.
Norme di buon uso delle Fasce e delle Braghe
•Non bisogna superare la portata nominale riportata sulla braca.
La portata nominale dipende dal modo di impiego.
Evitare di utilizzare la braca in sollevamenti a strappo.
Non bisogna mai accorciare la braca tagliandola.
Le brache non devono essere posizionate a contatto di profili taglienti o su superfici ruvide.
Utilizzare maniche antiusura o protezioni per angoli dove necessario.
Non strisciare il carico sul pavimento tramite la braca o non strisciare la braca su superfici ruvide.
I carichi devono essere posizionati sulle brache una volta che sono
stati presi tutti i provvedimenti contro eventuali danneggiamenti.
Non sfilare le brache direttamente da sotto i carichi.
Riservare per tali dispositivi un contenitore specifico per il trasporto.
Posizionare le brache in modo tale da garantire il sollevamento in
sicurezza del carico (una opportuna valutazione del posizionamento del
baricentro è alla base di una corretta manovra di sollevamento.
La lunghezza dell’asola deve avere un diametro pari almeno a quattro
volte il diametro del perno o del gancio che si sta utilizzando e
l’angolo interno dell’asola non deve superare i 20°.