Il Cinema Statuto era un cinema della città di Torino sito in via Cibrario, in cui il 13 Febbraio 1982, a causa di un incendio, morirono 64 persone, per intossicazione da fumi e per ustioni. Al momento dell'incendio, iniziato nella zona del palcoscenico, nel cinema era in proiezione il film La Capra, con Gerard Depardieu. Stando alle dichiarazioni del proprietario del cinema, le fiamme si sarebbero propagate partendo da una vecchia tenda. Le vittime, sebbene avessero tentato la fuga, trovarono le uscite di sicurezza chiuse e bloccate, e così non sfuggirono alle esalazioni di acido cianidrico, prodotto della combustione del tessuto ignifugo delle sedie. Raimondo Cappella il proprietario del cinema al tempo dei fatti, fu condannato a otto anni in primo grado, e a due anni in secondo grado, e a risarcire i parenti delle vittime con una somma di 3 miliardi di lire, e tutti i suoi beni vennero sequestrati.
Fu proprio dopo questo incidente che la legislazione sulla prevenzione incendi ha cominciato ad avere una configurazione moderna ed efficace. E' cosi che oggi cinema, teatri, discoteche, sale concerti e locali di pubblico spettacolo in genere richiedono la presenza di adeguati sistemi per la rilevazione e l'estinzione degli incendi.
1 commento:
Innanzitutto mi complimento con l' autore del blog,per le tematiche trattate;a cui associo un augurio per le pubblicazioni che verranno.Dietro all' evento spettacolare, che regala cultura ed emozioni a chi lo fruisce, c'è sempre un complesso lavoro di preparazione e di gestione. Lo spettacolo dal vivo conserva il fascino del momento unico in cui avviene. E'la verifica pubblica di lunghi periodi di prove e di impegno professionale da parte di tante competenze, che si sono andate formando in almeno cinque secoli di storia del teatro. Nel corso del tempo si sono evoluti gli spazi fisici in cui si rappresenta uno spettacolo; le strutture scenotecniche sono sempre più sofisticate e implementano tecnologie all' avanguardia. Di pari passo vanno le tante professioni che rendono possibili le rappresentazioni. Anche gli sforzi organizzativi, per rendere sicuri i luoghi di spettacolo,sono stati ingenti...stimolati dall' evento di cui tratta il post. Ancora tanto resta da fare, per inculcare una cultura della salvaguardia della sicurezza, sopratutto nelle maestranze che, quasi invisibili ai più, gestiscono le varie fasi della produzione dello spettacolo dal vivo. Ben venga quindi questo spazio, certo abbastanza specialistico, che affronta queste tematiche. Acquistando il biglietto per uno spettacolo, non solo accediamo ad un luogo dove si da una rappresentazione, ma stabiliamo anche un contratto con chi ce lo fornisce, per fruire di un fatto d' arte nella migliore condizione possibile, sia di confort che di sicurezza. I teatri e le sale di spettacolo, sono ambienti, spesso, sconosciuti e di antica architettura. Questo comporta, potenzialmente, una criticità nel caso si debba abbandonare la sala in condizioni di emergenza o di pericolo. Dovremmo essere abituati ad identificare le vie di fuga, sempre segnalate in base ad una normativa vigente,per utilizzarle al meglio in caso di necessità. In tal senso, senza arrivare alla pignoleria che precede ogni volo in aereo, si potrebbe richiamare l'attenzione degli spettatori sui dispositivi e le procedure da seguire in caso di necessità. Durante l' incendio al cinema Statuto, una buona parte delle vittime si è accalcata verso i bagni,attirata dalla luce di piccoli finestrini. E quì vi ha trovato la fine. Perchè un conto è gestire razionalmente la normalità, un altro è reagire lucidamente in una situazione critica di ridottissima visibilità, di fumo, e di panico. Situazioni che mai penseremmo di dover affrontare...acquistando un biglietto per due ore di emozioni, comodamente seduti su una poltrona in un teatro che ha duecento anni di vita.
Andrea Oliva
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