sabato 27 settembre 2008
Comitato Spontaneo lavoratori Arena di Verona
mercoledì, 13 agosto 2008
Appello per un teatro migliore
Crediamo in un teatro migliore!
Questo è un appello che rivolgiamo ad artisti ed intellettuali e a tutti coloro che operano nel mondo della lirica e non solo. Cerchiamo un appoggio e un sostegno contro chi, nel tempo, non ha saputo gestire un teatro, nello specifico la Fondazione Arena, che versa in condizione economiche gravissime e lanciamo un appello per contrastare chi si è reso responsabile di un deficit culturale enorme.
Questo teatro non ha più un’identità, svilita negli anni da burocrati senza nessuna sensibilità
Artistica, capaci solo di minacciare e svalutare i lavoratori in tutti i settori.
Noi siamo i lavoratori e siamo parte integrante del teatro, perché la costruzione di uno spettacolo è
una somma di mestieri (ci piace usare questo termine) che si incrociano: maestri e professori d’orchestra, macchinisti, danzatori, maestri del coro, tecnici luci, figuranti e corifee, addetti all’amministrazione, sarte, scenografi, falegnami, assistenti alla regia, attrezzisti, maestri collaboratori, personale di sale e retropalco, porta strumenti; i nostri dirigenti pensano che sia uguale avere un macchinista o un facchino, una comparsa con sensibilità artistica ed esperienza o una bella statuina, un regista capace o uno che sa solo correre, questa è una concezione amatoriale e poco rispettosa del pubblico che fa perdere prestigio e svilisce tutti dal tecnico sino al direttore d’orchestra e demotiva chiunque.
Noi vogliamo tornare ad essere orgogliosi del nostro lavoro; vogliamo i complimenti di chi viene
a dirigere un’opera; non vogliamo più assistere alle imbarazzanti produzioni del recente passato; vogliamo che la critica e i giornali parlino dei nostri spettacoli, ora siamo sistematicamente ignorati; vogliamo una direzione che ci considera una risorsa e non un costo; vogliamo dirigenti competenti e non esclusivamente autoritari.
Il compito di questa realtà culturale, così famosa nel mondo, è produrre spettacoli degni della notorietà internazionale. Pertanto chiediamo che questi spettacoli siano di qualità con un tempo adeguato per le prove dei vari settori, il ripristino delle generali (magari aperte al pubblico), un’identità forte e un direttore artistico capace di un progetto culturale e di (ri)portare la Fondazione Arena in giro per il mondo e non solo nella provincia.
Siamo convinti che da queste decisioni si possa risolvere la grave crisi attuale, generata non solo da sovrintendenti che passano, ma soprattutto da questa classe dirigente stabile da troppi anni.
Un teatro aperto e funzionante, sia per la stagione estiva che invernale, è una ricchezza per la città sia sotto il profilo economico che culturale, nonché un doveroso rispetto per le aspettative di qualità del pubblico pagante e per la tradizione popolare che ha reso Verona nota in tutto il mondo.
Aiutateci con la vostra adesione a tornare grandi.
Il Comitato spontaneo dei Lavoratori dell'Arena di Verona
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