Il testo che segue è un interessante articolo scritto da Bruno Scagliola, Rspp del teatro Regio di Torino, e tratto dal Periodico di Informazione della Fondazione dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino apparso sul numero di Aprile 2008:(http://www.studiofasano.it/pdf/Foit_magazine.pdf)
IL “RUMORE” E IL
SETTORE DELLA
MUSICA
Il Decreto Legislativo 10 aprile 2006 n°195 che
ha recepito la nuova direttiva 2003/10 CE relativa
all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti
dagli agenti fisici (rumore), ha stabilito i
nuovi limiti del livello di esposizione giornaliera
e settimanale al rumore che non deve eccedere
al valore limite di 87dBA.
L’attenzione degli addetti al settore musicale è
ricaduta sull’art. 7 che recita:
1. le disposizioni di cui al’art. 2 e 3 si applicano
trascorsi sei mesi dall’entrata in vigore
del presente decreto.
2. per i settori della musica e delle attività
ricreative le disposizioni di cui all’art. 2 si
applicano a decorrere dal 15 febbraio 2008.
Quanto sopra ha creato uno sconcerto per gli
addetti poiché nell’esecuzione di concerti e/o
rappresentazioni liriche il livello di pressione
sonora supera certamente i valori Limite previsti
dall’art. 2 del presente decreto.
Ci si chiede allora quale sarà il futuro dell’applicazione
del decreto:
• metteremo le cuffie ai professori d’orchestra?
• si richiederà ai Direttori d’orchestra di limitarne
il volume?
• li sottoporremo a visita periodica?
Un aiuto in questo settore ci arriva dall’ISPELS
di Roma in quanto in occasione di un recente
congresso sull'applicazione del Decreto 195, si
è resa disponibile di fare uno studio in proposito,
mentre il Teatro Regio si è reso disponibile
di fare da pilota per effettuare una valutazione
dei livelli di esposizione al rumore nell’arco di
una stagione lirica e concertistica.
In ottemperanza dell’art. 7 comma 3 , è stato
avviato un programma per la misurazione e la
valutazione dell’agente di rischio rumore per il
settore della musica del Teatro Regio.
Le analisi sono state affidate all’ ISPESL
(Istituto Superiore per la Prevenzione e la
Sicurezza del Lavoro) della Regione Lazio,
che ha provveduto ad effettuare le misure
necessarie, atte a definire gli effettivi livelli di
esposizione al rumore durante le prove musicali
sia in Sala Regia sia durante l’esecuzione
in Buca d’Orchestra.
Per questo motivo occorre coinvolgere le istituzioni
in quanto il problema del “rumore” per il
settore della musica, non è solo un problema
nazionale, ma sarà un problema Europeo.
Bruno Scagliola
IL “RUMORE” E IL
SETTORE DELLA
MUSICA
Il Decreto Legislativo 10 aprile 2006 n°195 che
ha recepito la nuova direttiva 2003/10 CE relativa
all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti
dagli agenti fisici (rumore), ha stabilito i
nuovi limiti del livello di esposizione giornaliera
e settimanale al rumore che non deve eccedere
al valore limite di 87dBA.
L’attenzione degli addetti al settore musicale è
ricaduta sull’art. 7 che recita:
1. le disposizioni di cui al’art. 2 e 3 si applicano
trascorsi sei mesi dall’entrata in vigore
del presente decreto.
2. per i settori della musica e delle attività
ricreative le disposizioni di cui all’art. 2 si
applicano a decorrere dal 15 febbraio 2008.
Quanto sopra ha creato uno sconcerto per gli
addetti poiché nell’esecuzione di concerti e/o
rappresentazioni liriche il livello di pressione
sonora supera certamente i valori Limite previsti
dall’art. 2 del presente decreto.
Ci si chiede allora quale sarà il futuro dell’applicazione
del decreto:
• metteremo le cuffie ai professori d’orchestra?
• si richiederà ai Direttori d’orchestra di limitarne
il volume?
• li sottoporremo a visita periodica?
Un aiuto in questo settore ci arriva dall’ISPELS
di Roma in quanto in occasione di un recente
congresso sull'applicazione del Decreto 195, si
è resa disponibile di fare uno studio in proposito,
mentre il Teatro Regio si è reso disponibile
di fare da pilota per effettuare una valutazione
dei livelli di esposizione al rumore nell’arco di
una stagione lirica e concertistica.
In ottemperanza dell’art. 7 comma 3 , è stato
avviato un programma per la misurazione e la
valutazione dell’agente di rischio rumore per il
settore della musica del Teatro Regio.
Le analisi sono state affidate all’ ISPESL
(Istituto Superiore per la Prevenzione e la
Sicurezza del Lavoro) della Regione Lazio,
che ha provveduto ad effettuare le misure
necessarie, atte a definire gli effettivi livelli di
esposizione al rumore durante le prove musicali
sia in Sala Regia sia durante l’esecuzione
in Buca d’Orchestra.
Per questo motivo occorre coinvolgere le istituzioni
in quanto il problema del “rumore” per il
settore della musica, non è solo un problema
nazionale, ma sarà un problema Europeo.
Bruno Scagliola
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